Martedì 7 febbraio 2023 – ore 20:30
Teatro Comunale – Belluno
Biglietti: Interi € 20; Soci € 15; Studenti € 5
Grigory SOKOLOV pianoforte
PROGRAMMA:
Henry Purcell 1659 – 1695
Ground in Gamut in sol maggiore Z. 645
Suite n. 2 in sol minore Z. 661
A New Irish Tune [Lilliburlero] in sol maggiore Z. 646
A New Scotch Tune in sol maggiore Z. 655
[Trumpet Tune, called the Cibell] in do maggiore Z.T. 678
Suite n. 4 in la minore Z. 663
Round O in re minore Z.T. 684
Suite n. 7 in re minore Z. 668
Chacone in sol minore Z.T. 680
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W.A. Mozart 1756 – 1791
Sonata n. 13 in si bemolle maggiore KV 333 (315c) op. 7 n. 2
Adagio in si minore KV 540
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Informazioni e prenotazione biglietti:
Per informazioni e prenotazioni, scrivere a: segreteriabelcircolo@gmail.com
Biglietti in vendita nella sede del concerto, mezz’ora prima del suo inizio, o presso la biglietteria di Palazzo Fulcis, nei giorni e negli orari di apertura, fino a 45 minuti prima della chiusura del Museo.
Campagna Tesseramento anno 2023:
Soci ordinari Interi € 50 / Famigliari € 30
Novità: Studenti semestrale € 25, con ingresso libero
Soci nuova iscrizione € 40 / Soci sostenitori a partire da € 50
Tesseramento presso la biglietteria del concerto, od online.
La tessera associativa dà diritto alla riduzione del costo del biglietto.
Si prega di esibire la tessera all’atto dell’acquisto del biglietto
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L’unica, irripetibile natura della musica suonata dal vivo è centrale per la comprensione della bellezza espressiva e dell’irresistibile onestà dell’arte di Grigory Sokolov. Le poetiche interpretazioni del pianista russo, che prendono vita durante l’esecuzione con un’intensità mistica, scaturiscono dalla profonda conoscenza delle opere che fanno parte del suo vasto repertorio. I programmi dei suoi recital abbracciano ogni cosa, dalle trascrizioni della polifonia sacra medievale e dai lavori per tastiera di Byrd, Couperin, Rameau, Froberger e Bach a tutto il repertorio classico e romantico con particolare attenzione a Beethoven, Schubert, Schumann, Chopin, Brahms e alle composizioni di riferimento del XX secolo di Prokofiev, Ravel, Scriabin, Rachmaninov, Schönberg e Stravinskij. Tra gli amanti del pianoforte è ampiamente considerato uno dei massimi pianisti di oggi, un artista ammirato per la sua introspezione visionaria, la sua ipnotica spontaneità e la sua devozione senza compromessi alla musica.
Sokolov è nato a Leningrado (ora San Pietroburgo) e ha intrapreso gli studi musicali all’età di cinque anni, e due anni più tardi, ha cominciato gli studi con Liya Zelikhman alla Scuola Centrale Speciale del Conservatorio di Leningrado. A 12 anni ha tenuto il suo primo recital pubblico e il suo prodigioso talento è stato riconosciuto nel 1966 quando, a soli sedici anni, è diventato il più giovane musicista di sempre a vincere il Primo Premio al Concorso Internazionale Čajkovskij di Mosca. Mentre Sokolov intraprendeva grandi tour di concerti negli Stati Uniti e in Giappone negli anni Settanta, il suo talento si è evoluto ed è maturato lontano dai riflettori dei media internazionali. In seguito al collasso dell’Unione Sovietica, ha cominciato ad apparire con più frequenza nelle principali sale da concerto e nei principali festival europei. Nel corso della sua carriera si è esibito con le più prestigiose orchestre prima di decidere di dedicarsi esclusivamente al recital per pianoforte solo. Sokolov tiene circa settanta concerti ogni stagione, immergendosi completamente in un singolo programma e presentandolo in tutte le principali sale d’Europa. A differenza di molti pianisti nutre un profondo interesse e una estrema conoscenza tecnica dei pianoforti che suona. Prima di ogni esibizione è solito passare molte ore di studio sul palcoscenico per capire la personalità e le possibilità dello strumento con cui dovrà condividere il momento del concerto. La critica musicale è sempre affascinata dalla misteriosa abilità di Sokolov di saper ‘rileggere’ la partitura proponendo interpretazioni originali e sempre nuove dei pezzi che suona. La capacità di articolare le voci interne di una struttura polifonica, l’infinita varietà delle dinamiche e dei suoni che sa estrarre dallo strumento sono caratteristiche uniche di questo grande artista. Nei suoi recital porta gli ascoltatori a stretto contatto con la musica, trascendendo questioni di esibizionismo superficiale e abilità tecnica, per rivelare significati spirituali più profondi.
Dopo un silenzio discografico durato quasi un ventennio, Sokolov ha iniziato una collaborazione con Deutsche Grammophon che ad oggi ha portato alla pubblicazione di varie registrazioni, rigorosamente tutte dal vivo di suoi concerti. Il primo album presenta la registrazione di un recital tenuto al Festival di Salisburgo con musiche di Mozart e Chopin mentre il secondo è dedicato ad opere di Schubert e Beethoven. Il terzo offre due concerti per pianoforte e orchestra (Mozart 488, Rachmaninov n. 3) e include anche un DVD con un documentario dal titolo A Conversation That Never Was, diretto da Nadia Zhdanova che ci consegna un ritratto dell’artista attraverso interviste, foto e documenti filmati inediti. Nell’aprile 2022 è stata pubblicata l’ultima incisione discografica che ci propone la ripresa in audio e video di un concerto tenuto da Sokolov al Palazzo di Esterhazy di Eisenstadt con alcune Sonate di Haydn e gli improvvisi op. 142 di Schubert.
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