Domenica 12 maggio 2024 – ore 11:00
Palazzo Fulcis – Belluno
Biglietti: Interi € 10, Studenti (fino a 26 anni) € 5.
Conservatorio di Musica “A. Steffani” di Castelfranco Veneto
Studenti delle Classi di Canto del Professor Enrico Rinaldo e della Professoressa Francesca Sassu
Arie d’opera e da camera.
PROGRAMMA:
Wolfgang Amadeus Mozart 1756 -1791
Le nozze di Figaro – Duettino «Cosa mi narri…Che soave zeffiretto»
Giacomo Puccini 1858 – 1924
Romanza «Sole e amore»
W.A. Mozart
Le nozze di Figaro – «Tutto ancor non ho perso…Via resti servita»
Giuseppe Verdi 1813 – 1901
Aria da camera «In solitaria stanza»
W.A. Mozart
Le nozze di Figaro «Giunse alfin il momento…Deh vieni non tardar»
G. Verdi
I due Foscari – «Ah sposo mio»
Nicola Vaccaj 1790 – 1848
Giulietta e Romeo – «Ah! Se tu dormi»
Aaron Copland 1900 – 1990
The tender land «Laurie’s song»
Bedřich Smetana 1824 – 1884
La sposa venduta – «Aria di Marenka»
G. Puccini
Tosca – «E lucevan le stelle»
Samuel Barber 1910 – 1981
Hermit songs op. 29 «St ita’s vision»
Pauline Viardot García 1821 – 1910
Hi Luli!
Les filles de Cadix
Havanaise
Gioachino Rossini 1792 – 1868
Duetto buffo di due gatti
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Informazioni e biglietti:
I biglietti sono in vendita nella sede del concerto, mezz’ora prima del suo inizio, o presso Cartoleria Capraro, P.zza del Mercato 32, Belluno, con orario 9-12/15-19, chiuso domenica e lunedì mattina.
Per informazioni: numero dedicato +39 348 2684504 oppure segreteriabelcircolo@gmail.com
Campagna Tesseramento 71^ Stagione 2024:
Soci ordinari Interi € 50 / Familiari € 30
Studenti, annuale con ingresso libero € 50
Soci nuova iscrizione € 40 / Soci sostenitori a partire da € 50
La tessera associativa dà diritto alla riduzione del costo del biglietto.
Si prega di esibire la tessera all’atto dell’acquisto del biglietto.
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Lo scorso 6 dicembre il Comitato Intergovernativo dell’UNESCO ha deliberato l’iscrizione dell’arte del canto lirico italiano nel Patrimonio immateriale dell’Umanità. Un riconoscimento importante, arrivato dopo un percorso avviato nel 2011, quando i cantanti lirici solisti si costituirono in un’associazione denominata Cantori professionisti d’Italia per riunire gli artisti della categoria con lo scopo di diffondere il valore della musica e del teatro d’opera come eccellenza della cultura italiana.
L’Opera lirica, il Melodramma, il Recitar cantando e il Belcanto hanno avuto il via libera dai 24 Stati membri (Angola, Bangladesh, Botswana, Brasile, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Repubblica Ceca, Etiopia, Germania, India, Malesia, Mauritania, Marocco, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica di Corea, Ruanda, Arabia Saudita, Slovacchia, Svezia, Svizzera, Uzbekistan e Vietnam) – in rappresentanza dei 181 Stati contraenti – che, nel corso della riunione del Comitato in Botswana, si sono espressi favorevolmente.
«L’arte del canto lirico italiano – si legge nel dossier di candidatura – riguarda l’insieme di abilità e tecniche relative a valorizzare la proiezione della voce umana con una modalità fisiologicamente controllata, in determinati spazi acustici delimitati naturali o tradizionali, di forma architettonica e materiale acusticamente risonante, intervenendo sulla capacità portante della voce». L’evoluzione in arte a partire dalla parola cantata è documentata dalla stessa terminologia didattica e pedagogica che si è sviluppata intorno a questa tradizione, «perché essa mantiene termini italiani – legato e staccato, ma anche messa di voce, trillo, squillo, picchiettato, appoggio, etc. – con significato unico e condiviso in tutto il mondo. Altra caratteristica tipicamente italiana dell’elemento è la mimica, facciale e gestuale, che si accompagna all’emissione del suono. Pur nell’universalità della mimica delle espressioni, l’italiano ricorre con spontanee facilità e frequenza a un linguaggio mimico e gestuale, facciale e corporeo, che meglio sostiene l’emissione cantata e ne facilita la condivisione degli archetipi emotivi con il pubblico, di qualunque provenienza esso sia».
Nel canto lirico italiano, il testo cantato si associa a questi elementi con una reiterazione che nel tempo ha originato una tradizione dai tratti specifici, modulati sia sulla base del repertorio stilistico di riferimento (Opera, Musica sinfonica, Musica sacra e da camera) che in funzione dell’ambiente di destinazione. Emblematico il caso del Teatro all’italiana (nato in Italia e preso a modello in tutto il mondo) che si può considerare nella sua globalità come un vera e propria cassa acustica progettata attorno all’arte del canto lirico.
Ecco dunque che con questo evento le classi di Canto lirico del Conservatorio “Steffani” intendono sottolineare il ruolo fondamentale della Musica nel creare connessioni artistiche e culturali tra i popoli, promuovendo l’arricchimento personale e celebrando la bellezza della musica e del canto in particolare, da sempre legato all’espressione dei sentimenti e delle emozioni.
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